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Piccoli ma con un sapore intenso

i capperi sono uno degli ingredienti che accomunano tutta la cucina mediterranea. La loro coltivazione risale ai tempi immemori e se ne parla persino nella Bibbia e negli scritti di Aristotele.

Li abbiamo sicuramente mangiati nell’insalata di riso e nella pasta alla puttanesca, ma anche in infinite salse e sughi, dal vitel tonné al pesto alla trapanese. Ma siamo sicuri di conoscere tutti i loro segreti?

Capperi in olio extravergine di oliva - 100gr

Capperi in olio extravergine di oliva - 100gr

Capperi di Pantelleria e olio extravergine di oliva. Il segreto di questo vasetto è tutto qua. Ma quello che si può gustare va sicuramente oltre la lista ingredienti. La passione per il territorio e il rispetto delle materie prime, sono loro i veri protagonisti. I capperi di Pantelleria sono i migliori al mondo, ma bisogna anche sapere come trattarli. La Nicchia, azienda agricola e capperificio fondato nel 1949, investe sul territorio per valorizzare le ricchezze dell'isola. Seleziona solo le migliori materie prime e le lavora nel modo più semplice possibile per rispettare la loro unicità. Con questi capperi in dispensa avremo sempre una scorta di gusto. Sono perfetti nelle insalate di pasta, sulle bruschette o per arricchire un piatto di verdure, e sono la base perfetta per la tapenade.
10,90€

Capperi di Pantelleria I.G.P. in sale marino - 90gr

I capperi di Pantelleria I.G.P. sono una delle migliori eccellenze del nostro paese. Terreno vulcanico, clima arido, sole implacabile, ma ai capperi piace così! Il riconoscimento di Indicazione Geografica Protetta indica che la raccolta è esclusivamente manuale e la salatura rispetta le tecniche artigianali. I capperi di Pantelleria sono i migliori al mondo, ma bisogna anche sapere come trattarli. La Nicchia, azienda agricola e capperificio fondato nel 1949, investe sul territorio per valorizzare le ricchezze dell'isola. Seleziona solo le migliori materie prime e le lavora nel modo più semplice possibile per rispettare la loro unicità. La passione che ci mettono si sente al primo assaggio. Questi capperi hanno un gusto incredibile, perfetto per la preparazione di salse da accompagnamento a carne e pesce, sughi e condimenti per la pasta.
9,90€
Capperi di Pantelleria I.G.P. in sale marino - 90gr
Capperi Spaziali - 6gr

Capperi Spaziali - 6gr

Cosa succede quando le tradizioni artigianali incontrano i più innovativi processi produttivi? Facile, nascono prodotti spaziali! Come questi capperi, che possono offrire una nuova esperienza di gusto in qualunque aperitivo. Uno tira l’altro e la loro friabilità è veramente sorprendente. La consistenza cambia radicalmente, ma il gusto rimane quello del miglior cappero di Pantelleria. La liofilizzazione elimina completamente l’acqua e rende ogni alimento conservabile e leggerissimo. Quando diciamo che questi capperi potrebbero viaggiare in astronave non scherziamo! Houston abbiamo un problema! Questi capperi sono così buoni che non riusciamo a smettere di mangiarli!
13,90€

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Curiosità

Ecco alcune curiosità interessanti.

 

I capperi sono boccioli

I capperi sono i boccioli fiorali - ovvero il fiore prima che sbocci - della pianta Capparis Spinosa e per raccoglierli ci vogliono occhi pronti e riflessi scattanti. Il momento giusto tra la formazione del bocciolo e lo sbocciare del fiore dura davvero poco e chi aspetta troppo si troverà al massimo un bel mazzolino. 

Mettiamoci anche che i capperi si raccolgono solo a mano, tra maggio e settembre, nei posti più scomodi (vedremo dopo il perché). Insomma, un lavoro duro e che non permette errori. 

 

Dei capperi si mangia tutto

Il cappero l’abbiamo detto, ma quali altre parti della pianta si possono consumare? Sicuramente pochi sapranno che le foglie sono ottime. Si chiamano tenerumi e si usano molto nella cucina siciliana e in quella greca, mentre al di fuori di queste zone sono poco conosciuti. 

Un vero peccato, perché sono davvero eccezionali. Si possono lessare oppure mettere sottolio e aggiungere alle insalate o a carne e pesce, e le avete mai provate fritte in pastella? Una roba strepitosa!

Un'altra parte che si mangia è il frutto vero e proprio. Se non raccogliamo i capperi, il fiore sboccia e dà vita a un frutto dalla forma affusolata pieno di semini, il cucuncio.

Anche i cucunci si conservano sott'olio e sono perfetti come aperitivo, ma anche per preparare sughi per la pasta dal gusto particolarmente intenso, salino come quello dei capperi ma anche leggermente amarognolo. 

 

I fiori del cappero sono bellissimi

Avete presente quei bellissimi fiori bianco latte pieni di filamenti viola con in cima dei pallini – il nome scientifico è antere – più chiari? Quelli sono i capperi che non sono stati raccolti, sbocciati.

Capperi sprecati, sono d’accordo, ma ammirate queste piccole meraviglie sui muri e tra le fessure, non sono bellissimi? E sono sempre in posti strani, non tanto perché alla pianta del cappero piaccia stare scomoda, quanto grazie a gechi e lucertoli. Ora ve lo spiego. 

Ma come ci sarà arrivato un seme di cappero lassù?

Diciamo che qualcuno ce l’ha lasciato. Più nello specifico, gechi e lucertole che, ghiotti di capperi, rifanno i semini nella cacca nei posti più impervi, tra le fessure nei muri e le crepe nelle scogliere. 

Se visitate Pantelleria non stupitevi della quantità di sarmuscele e cucciarde tignuse, lucertole e gechi, con tutti quei capperi hanno trovato il paradiso! 

 

Le dimensioni contano

Sì, ma al contrario. Più sono piccoli, più sono preziosi. Quelli grandi invece, difficilmente vengono messi in commercio interi, ma sono usati nella preparazione industriale di salse e altri prodotti. 

I capperi più piccoli sono anche più sapidi di quelli grandi e decisamente più compatti. Per questo è importante guardare sempre il calibro: i migliori non superano i 7 millimetri. 

 

Aceto? No grazie

I capperi di prima qualità si conservano sotto sale o sott’olio. Il sale non altera le qualità organolettiche e basta una passata sotto l’acqua per rimuoverlo, mentre l’olio – chiaramente extravergine di oliva italiano – è un ottimo metodo di conservazione e non disidrata gli alimenti. 

L’aceto, al contrario, modifica il sapore in modo irrimediabile. Se abbiamo dei prodotti di qualità, metterli sott’aceto è un vero spreco, un insulto al vero gusto del cappero

 

Capperi DOP e IGP

I capperi di Pantelleria sono IGP mentre quelli delle Isole Eolie, dal 7 maggio 2020, sono ufficialmente DOP. Sia la DOP (Denominazione di Origine Protetta) che l’IGP (Indicazione Geografica Protetta) indicano prodotti le cui caratteristiche dipendono dall’area geografica di origine. 

La differenza? Solo con la DOP la produzione, la trasformazione e l’elaborazione del prodotto devono avvenire in tale area delimitata, per l’IGP è sufficiente una sola di queste tre fasi. 

I capperi di Pantelleria sono IGP, non DOC. Questo significa che potete trovare in commercio capperi che sono nati sull’isola, ma poi sono stati lavorati altrove oppure che sono nati da un’altra parte e poi sono stati trasformati in prodotti finiti grazie alle tecniche tradizionali pantesche.

La Nicchia è l’unico capperificio con azienda agricola di Pantelleria

Sulla Perla Nera del Mediterraneo - così è soprannominata Pantelleria per le nere colate laviche – La Nicchia coltiva e lavora i capperi sin dal 1949

La loro filosofia: rispetto e valorizzazione della cultura di Pantelleria e della sua terra, che regala frutti eccellenti, ma solo a chi ha il coraggio di guadagnarseli con la fatica.