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Canederli trentini

canederli sono il piatto che meglio rappresenta la cucina del Trentino Alto Adige. Ne esistono di mille tipi, con lo speck, la luganega, le erbette, i funghi o le ortiche e ogni famiglia li prepara secondo una ricetta che passa di generazione in generazione. 

Gli influssi della cucina mitteleuropea che hanno segnato tutta la tradizione culinaria della zona sono particolarmente evidenti in questa ricetta. I knödel austriaci, svizzeri, tedeschi, polacchi e ungheresi non sono altro che i fratelli dei nostri canederli trentini, con cui condividono gusti e origine. 

Canederli con speck trentino – 300 gr

Canederli con speck trentino – 300 gr

I canederli sono il piatto più tradizionale delle montagne trentine. Sono grossi gnocchi di pane, che si mangiano in brodo o conditi con burro fuso, salvia e una generosa spolverata di formaggio di malga. Quelli con lo speck, poi, sono una vera esperienza sensoriale. E per non farsi mancare nulla, in questi canederli c’è anche la straordinaria Lucanica trentina, dal gusto ricco e piacevolmente speziato. Farli in casa è tutt’altro che semplice, ma per fortuna Fratelli Corrà ci offre tutta la bontà trentina comodamente a casa nostra, senza il minimo sforzo. Ogni canederlo è fatto a mano in Val di Non, nel massimo rispetto delle ricette originali e dei gusti della tradizione. Per questo riguarda invece le dosi, molto dipende dall’appetito e dall’accompagnamento. Se li proponete come primo, consideratene due a testa, se invece pensate a un piatto unico con crauti, formaggi e carne uno basterà (forse…). L’azienda Fratelli Corrà nasce nel lontano 1850 in Val di Non ed è l’attività di produzione di salumi più antica di tutto il Trentino. La passione si tramanda di padre in figlio – siamo alla quinta generazione! – e anche le ricette rimangono le stesse. Dai salumi ai formaggi, dalle farine alle confetture, dai piatti tradizionali del territorio alle grappe, qui tutto parla di tradizione e autenticità.
6,90€

Canederli con spinaci ed erbette - 300 gr

I canederli sono il piatto tipico della tradizione trentina. Sono grossi gnocchi di pane, gustosi e morbidi, tanto che il galateo vuole che si usi solo la forchetta per tagliarli. Quelli dei Fratelli Corrà sono particolarmente soffici, grazie all’impasto manuale e al perfetto bilanciamento tra pane e latte. La consistenza è perfetta, il profumo è proprio quello della montagna. Cucinarli è facilissimo, basta bollirli finché non vengono a galla. Sono perfetti sia in brodo che conditi con burro e salvia, eccezionale anche l’abbinamento con i formaggi di malga, per un vero tripudio dei gusti intensi del Trentino. Sono confezionati sottovuoto, per preservare intatti tutti i profumi e si mantengono in frigo fino a 40 giorni, anche se siamo sicuri che finiranno all’istante. Una confezione va bene per 2-4 persona, a seconda dell’appetito, ma fidatevi se vi diciamo che con questi canederli faranno tutti il bis.  L’azienda Fratelli Corrà nasce nel lontano 1850 in Val di Non ed è l’attività di produzione di salumi più antica di tutto il Trentino. La passione si tramanda di padre in figlio – siamo alla quinta generazione! – e anche le ricette rimangono le stesse. Dai salumi ai formaggi, dalle farine alle confetture, dai piatti tradizionali del territorio alle grappe, qui tutto parla di tradizione e autenticità.
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Canederli con spinaci ed erbette - 300 gr

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Curiosità

E, a proposito dell’origine, sapete come sono nati i canederli? Il fatto che siano essenzialmente un piatto povero contadino, nato dalla necessità di non sprecare nulla, non fa che confermare la mia teoria su bisogno e ingegno. 

I contadini rielaboravano gli avanzi con ciò che avevano a disposizione. Il pane non mancava, ma guai a sprecarlo. Quello secco si riutilizzava e si trasformava in un piatto nuovo

Nulla di originale eh, avete presente la pappa al pomodoro, la panzanella, la ribollita, il pancotto, la zuppa alla valdostana e le altre mille preparazioni, una più buona dell’altra, nate proprio dal recupero? 

Il pane è l’ingrediente principale, ma è il sapiente bilanciamento a creare l’impasto perfetto. Gli altri ingredienti sono semplicemente i prodotti che i contadini avevano a disposizione senza nemmeno allontanarsi da casa

Le uova delle loro galline, il latte delle loro mucche, le erbe del campo, lo speck o la salsiccia luganega quando, per le feste, si macellava il maiale. 

La materia prima, nei periodi buoni, era a portata di mano, per il resto, ovvero la tecnica, la manualità, l’ingegno, l’abbinamento dei sapori e dei profumi, beh, di necessità virtù

Dire che i canederli sono un piatto storico non è abbastanza. Sappiamo per certo che in Trentino si mangiano da almeno 900 anni, dato che la prima raffigurazione che ci è arrivata risale al 1180.

Nella cappella del Castello di Sant’Appiano, infatti, c’è un affresco che non lascia adito a dubbi. Accanto alla Vergine partoriente troviamo il ritratto di una donna, una cuoca probabilmente, che cuoce in un pentolone 5 belle polpettone, molto ma molto simili agli attuali canederli.

La cosa buffa? La signora dell’affresco non solo li prepara, ma li assaggia pure! Da qui il nome con cui è passata alla storia, la Knödelesserinla mangiatrice di canederli

Abbinamenti

Canederli con speck e Luganega

Sono i canederli più tipici della tradizione trentina. Prima si mangiavano solo per le feste, anche perché i salumi difficilmente abbondavano sulle tavole dei contadini. 

Nei canederli trentini fatti a regola d’arte lo speck si deve vedere e sentire e l’impasto deve essere grossolanoconsistente ma morbido

Lo sapete vero che non dovete mai tagliare un canederlo con il coltello? Sarebbe un vero affronto per chi lo ha preparato, perché vorrebbe dire che è venuto troppo duro e spugnoso.

In brodo

La ricetta per eccellenza dei canederli. Vanno cotti nel brodo di carne e serviti caldissimi, magari con una bella spolverata di formaggio. 

C’è anche chi dice che i veri canederli sono solo quelli in brodo, ma perché limitarsi nella bontà? E infatti noi ve li consigliamo anche con…

Con i funghi!

Siamo o no in montagna? E allora perché non unire queste due eccellenze del territorio in un piatto che è una vera esplosione dei profumi del bosco?

Porcini, certo, ma anche finferli, chiodini o penneccioli, e se siamo fuori stagioni vedrete che anche dei funghi secchi – purché di ottima qualità – andranno benissimo per un sughetto bello saporito per accompagnare i nostri canederli trentini.

Canederli con spinaci ed erbette

Eh sì, i canederli sono anche vegetariani. E non ci sarebbe certo da stupirsi, visto che nascono proprio come piatto povero.

Burro e salvia

Una ricetta super classica ma intramontabile. Se poi vi procurate del burro di malga artigianale di alta montagna, ancora meglio. 

Servite caldissimi, con una generosa spolverata di Parmigiano Reggiano e, se vi piace, della salvia fritta bella croccante. Meno di 5 minuti per un piatto che è un’opera d’arte

Su crema di zucca

Una ricetta innovativa per celebrare l’autunno e tutti i suoi sapori. Il piatto viene anche molto bello, con il contrasto di colori tra il verde dei canederli e l’arancione intenso della crema di zucca.

Trucchetto: cuocete la zucca in forno con la buccia, rimarrà più saporita. Frullate con un pizzico di pepe e abbondante salvia e siete pronti a impiattare.

Con fonduta di Taleggio

Prendiamo in prestito dalla vicina Lombardia questo formaggio eccezionale, dal gusto intenso e dal profumo unico. 

Fate sciogliere il formaggio in un pentolino con il latte intero e una noce di burro, profumate con del pepe nero macinato al momento e servite. Un bello specchio di fonduta su ogni piatto e un paio di canederli al centro. 

I canederli trentini sono davvero un piatto eccezionale, autentico e versatile. Hanno tutto il sapore della tradizione contadina e del saper fare le cose con gusto

Provateli in queste ricette o come più vi piace, lasciandovi guidare dalla fantasiaQuando un prodotto è così buono, è impossibile sbagliare!

Prova i nostri canederli con: