Oggi parliamo dei capperi di Pantelleria, piccoli ma ricchissimi di sapore. Ma c’è di più, scopriremo anche cucunci, tenerumi e il capperificio che porta la tradizione pantesca nel mondo. Pronti a partire?
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Torte e biscotti con il miele
Il miele italiano, che meraviglia! Un prodotto incredibile, più che puro e genuino, un vero concentrato di natura in vasetto.
L’idea è quella di usare questa eccellenza del nostro territorio per dolci e biscotti di altre tradizioni, per una bontà davvero mondiale. Ma procediamo con ordine.
Come si fa il miele?
Brevissimo riepilogo: l’ape bottinatrice vola di fiore in fiore attratta dal nettare oppure sui tronchi degli alberi per raccogliere la melata. Accumula queste sostanze e quando è piena torna all’alveare e le rigurgita. Lo so, non è una bella immagine.
Le api operaie, che stanno vicino all’alveare, lo mangiano a loro volta e lo rigurgitano pure loro. Non solo, lo spalmano sulle pareti dell’alveare e gli fanno vento con le ali.
Vi starete chiedendo il perché di un comportamento tanto bizzarro. Semplice: le api vogliono eliminare tutta l’umidità possibile per avere una scorta di cibo per l’inverno.
Dopo averlo deposto nelle celle che si sono costruite come dispensa, lo sigillano con la cera, in termine tecnico si parla di opercolatura. L’apicoltore sa che il miele è maturo e può iniziare a raccoglierlo.
Diciamo subito una cosa, anzi due. L’apicoltore non fa del male alle api. E non le lascia certo a morire di fame, perché preleva solo la quantità eccedente.
Numero due, i mieli non sono tutti uguali. La prima divisione è tra miele e melata. Poi, miele monoflorale, ovvero da una sola specie botanica, oppure millefiori. In base ai fiori cambia – e quanto! – il sapore.
E poi, ancora, miele vergine integrale o pastorizzato. Nel primo caso restano intatte tutte le proprietà naturali, nel secondo il trattamento termicoimpedisce la cristallizzazione a discapito di gusto e qualità.
Il discorso sul miele è potenzialmente infinito, quindi fermiamoci qui e partiamo con le ricette. Prima tappa, Spagna!
Torrijas
Tipici dolcetti pasquali originari dei conventi andalusi, queste delizie sono tanto facili quanto golose. Se volete coccolarvi con una merenda bella godereccia o un brunch originale, questa è la ricetta giusta per voi.
I torrijas assomigliano un po’ ai french toast, con cui condividono il burro e la frittura, ma la marcia in più gliela dà il miele, che si scalda leggermente e diventa ancora più goloso. Per farli vi servono solo:
- Latte
- Zucchero
- Stecca di cannella
- Pane raffermo
- Uova
- Olio per friggere
- Miele italiano di ottima qualità
Scaldate il latte con lo zucchero e la cannella e disponete il pane in un contenitore dai bordi alti. Versate il latte sulle fette e lasciate riposare per 30 minuti.
Scaldate l’olio, scolate il pane, passatelo nell’uovo e quindi tuffatelo a friggere per qualche minuto, girandolo ogni tanto. Quando la fetta è bella dorata, fatela asciugare su un foglio di carta assorbente e quindi servite ancora calda con miele, tanto miele.
Baklava
Tipica di Turchia, Libano, Grecia e Albania, non è una vera e propria torta, ma il dolce per festeggiare come si deve la fine del Ramadan. Se acquistate la pasta fillo già pronta, il gioco è semplice, se invece decidete di cimentarvi in questa preparazione, sappiate che ci vorrà tempo e pazienza, ma il risultato vi ricompenserà di tutto lo sforzo.
Gli ingredienti sono pochi ed è sempre il miele a farla da padrone. Per il resto vi servirà:
- Noci o mandorle o pistacchi o un mix di frutta secca
- Cannella in polvere
- Pasta fillo
- Burro
Per lo sciroppo:
- Miele italiano
- Acqua
- Stecca di cannella, chiodi di garofano e acqua di rose (facoltativo)
Tritate la frutta secca e aggiungete la cannella in polvere. Foderate una teglia larga e imburrata con tre fogli di pasta fillo, spennellando abbondantemente il burro tra l’uno e l’altro, e coprite con la frutta secca.
Devono essere in tutto tre strati di ripieno, poi l’ultimo andrà coperto con quattro fogli di pasta fillo, sempre imburrati bene.
Mettete la baklava in frigo 15 minuti e poi tagliatela in rombi. Cuocete in forno caldo a 160° finché lo strato superiore è ben dorato, quindi coprite con l’alluminio e continuate la cottura per una ventina di minuti.
Nel frattempo preparate lo sciroppo: in una pentola con un dito d’acqua aggiungete una stecca di cannella, i chiodi di garofano e qualche goccia di acqua di rose. Quando bolle, togliete cannella e chiodi di garofano e aggiungete tanto, ma tanto miele italiano e mescolate bene.
Una volta che il baklava è sfornato e un po’ raffreddato, copritelo con lo sciroppo di miele e lasciate riposare almeno 12 ore.
Pepparkakor
E in un attimo siamo in Svezia! I pepparkakor sono i biscotti speziati tipici del periodo natalizio. Zenzero, cannella, noce moscata e chiodi di garofano variano in base alle ricette regionali e ai gusti personali, ma il miele non manca mai.
Preparare questi biscottini è davvero semplice. Oltre alle spezie, servono
- Burro
- Zucchero di canna
- Miele italiano
- Farina
- Lievito in polvere
Unite burro, zucchero, miele e spezie. Aggiungete farina e lievito e mescolate fino a ottenere un impasto liscio che non si attacca alle dita. Formate un panetto e fate riposare in frigo per un giorno.
Poi armatevi di stampini e create i vostri biscotti natalizi. Ricordatevi di fare un buchino in cima a ciascuno per appenderli sull’albero di Natale.
Il nostro viaggio termina qui, ma il miele italiano vi aspetta per altre mille ricette all’insegna della dolcezza!
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