Ferragosto si avvicina, tirate fuori i cestini da picnic! Che ci portiamo? Tutte preparazioni veloci da fare e pratiche da trasportare e da mangiare – quasi non servono nemmeno piatti e posate! Il segreto? I migliori salumi italiani.
Come si conserva la bontà?
Se parliamo di conservazione degli alimenti, dobbiamo avere ben chiara in mente una faccenda. Far durare il cibo più a lungo, superare il problema della deperibilità, trovare il modo di avere una scorta per i momenti di difficoltà sono momenti determinanti dell’evoluzione umana.
Quando l’uomo delle caverne ha scoperto che la carne appesa sopra la fiamma si conservava più a lungo di quella appesa accanto, quando 10mila anni fa i pesci del Nilo furono messi sotto sale per la prima volta nella storia, quando i vichinghi hanno imparato a fare lo stokkfisk l’umanità ha fatto un salto avanti.
Perché non si tratta solo della fortunata creazione di alimenti che arricchiscono ancora oggi le nostre tavole, ma dell’intelligenza applicata al bisogno, dell’intuizione che – letteralmente - ti salva dalla fame. Come si dice, “il bisogno fa l’uomo bravo” ma soprattutto furbo.
Dallo stesso bisogno sono nati, tanto per dirne qualcuno, tutti i salumi e gli insaccati, i sottoli, gli alimenti affumicati, essiccati e quelli conservati sotto sale. E oggi parliamo di altre conserve eccezionali, quelle dei nostri amici di Radici.
Conserve, un mondo in barattolo
Uno dei modi più comuni di conservare il cibo è il barattolo sottovuoto. Frutta, verdura, preparazioni pronte: tutto può essere messo in vetro purché vengano rispettati gli standard igienici.
Per scongiurare il rischio botulino, è indispensabile sterilizzare i contenitori prima dell’utilizzo e, una volta riempiti e sigillati, metterli in acqua bollente per uccidere tutti i microrganismi potenzialmente pericolosi. Farlo a casa è un lavoraccio e non è detto che il risultato sia sicuro al 100% a livello igienico.
Solo una produzione professionale non domestica offre tutte le garanzie del caso. E non pensate che il risultato sia meno genuino di quello che avreste facendolo voi, basta saper scegliere i produttori migliori.
Radici: coltivare e conservare
Per i nostri barattoli, abbiamo scelto Radici, un’azienda agricola toscana “diffusa”, che inizia ai piedi del Pratomagno e arriva ai 1300 metri di altitudine.
Il che è un bel vantaggio per la produzione, perché permette una varietà semplicemente incredibile. A valle coltivano pomodori, melanzane e peperoni, amanti dei climi mediterranei, più su patate e fagioli che stanno bene anche al fresco, più su ancora frutti di bosco e castagne.
Coltivano e trasformano, perché sanno perfettamente che le persone hanno meno tempo per cucinare ma sono alla ricerca di prodotti buoni e genuini, meglio ancora se utilizzati in preparazioni sane e tradizionali.
Agricoltura biologica, che significa davvero?
Tutti i prodotti Radici sono biologici. Come ci dice la Commissione Europea, l’agricoltura biologica è “un metodo agricolo volto a produrre alimenti con sostanze e processi naturali. Ciò significa che tende ad avere un impatto ambientale limitato, in quanto incoraggia a:
- usare l'energia e le risorse naturali in modo responsabile
- conservare la biodiversità
- conservare gli equilibri ecologici regionali
- migliorare la fertilità del suolo
- mantenere la qualità delle acque.”
Scegliere il biologico fa bene a noi e al pianeta. Vietati OGM, pesticidi chimici e fertilizzanti sintetici, mentre si salvaguardano gli insetti antagonisti dei parassiti e si utilizzano concimi organici.
E la differenza si sente tutta! Al di là del discorso salute e ambiente, solo con l’agricoltura biologica possiamo goderci il vero gusto dei prodotti della terra coltivati in modo naturale, altro che frutta e verdura che non sanno di niente!
A ogni stagione la sua coltivazione
Altra cosa spesso ahimè dimenticata, la stagionalità. I tempi della natura sono sacri e stravolgerli significa sovvertire un ordine perfetto e ritrovarsi con un peperone – orrendo - a gennaio oppure un cavolo nero – altrettanto orrendo - a luglio.
Ma perché dovremmo? Non merita aspettare la stagione giusta per gustare il sapore al suo meglio? Da Radici fanno solo così, aspettano il momento giusto per raccogliere frutta e verdura al perfetto stadio di maturazione.
Ricette genuine
Quindi, frutta e verdura biologica, raccolta solo al momento giusto. Ma non solo, perché puoi scegliere di portarti a casa la bontà sana e genuina, in un piatto già pronto.
Radici coltiva, trasforma e cucina alcuni dei piatti simbolo del territorio, come l’acqua cotta, la ribollita e la zuppa etrusca, una prelibatezza a base di ceci e castagne.
Spesso si pensa che per avere un piatto come si deve serva un sacco di tempo e i piatti pronti sono visti come scorciatoie, alternative di serie B che non possono avere la stessa qualità di quelli fatti in casa.
Ma chi l’ha detto? Tutto dipende da quali piatti pronti comprate. Certo, se entrate nel supermercato e afferrate il primo piatto pronto che vi capita a tiro, con ogni probabilità avrete comodità e praticità, ma non qualità e gusto.
Con Radici, invece, potete contare sulla massima qualità, senza bisogno di cucinare. E stiamo parlando di prodotti con una shelf life lunghissima, insomma davvero il massimo per chi vuole bontà E comodità.
Frutta da spalmare
Stesso discorso per la confettura. Nei vasetti che trovati in GDO lo zucchero arriva tranquillamente ai 45 grammi per 100 grammi di prodotto.
Quella di Radici, al contrario, è vera frutta da spalmare. Niente addensanti né coloranti - sembra ovvio ma leggi le etichette delle marche più conosciute e poi ne riparliamo – e lo zucchero viene sostituito con profumato succo d’uva.
Dagli uomini primitivi ai barattoli di Radici, passando per affumicatoi improvvisati, vichinghi e prosciutti, direi che la strada per la conservazione degli alimenti ci ha regalato grandissime soddisfazioni!